Scritto da Silone nel 1939-40 durante l'esilio in Svizzera, Il seme sotto la neve fu pubblicato per la prima volta in Italia nel 1950 e in seguito ampiamente riveduto dall'autore. Protagonista del romanzo è Pietro Spina, una figura tipica dell'opera di Silone: l'uomo in fuga, perseguitato, clandestino in patria, vittima dell'ingiustizia umana e dunque testimone della giustizia. Iniziata in Vino e pane, prosegue in Il seme sotto la neve la narrazione delle peregrinazioni di un personaggio la cui esperienza si è ormai tradotta in esigenza morale, in una società che per il totale inquadramento burocratico e per il letargo dello spirito civile assume l'aspetto di un paesaggio ricoperto di neve. Ma sotto l'apparente uniformità, sopravvivono, attorno a Pietro Spina, alcune persone rimaste assolutamente refrattarie all'ordine stabilito. La serenità di quei fuorilegge potrebbe sembrare follia, se l'autore non ci aiutasse a riconoscere in essi la presenza di elementi del cristianesimo delle origini e di una coscienza libertaria moderna.