In questa antologia alcuni tra i principali poeti italiani raccontano l’anima dei luoghi dove vivono, dove scrivono. I poeti riportano nelle loro opere il gorgo o il sorvolo che li domina nel momento della creatività. E’ altrettanto naturale, poi, che la loro scrittura sia convogliata su canali in cui influisce in modo significativo il posto in cui nasce. Un innegabile connubio, a questo punto, tra anima e luogo. Il simbolo di un’anestesia chiamata speranza. Nel contributo che i poeti invitati hanno qui offerto, è sorprendente l’estrema, totale innocenza con cui si sono concessi. Nelle loro confidenze nessuna zona impraticabile: tutto è chiaro e immediato come una confessione. I loro interventi si leggono come autentici pezzi di bravura: una scrittura sulla scrittura alla stregua del sempre mirabile “Pomeriggio di uno scrittore” di Peter Handke.