«Le lettere di Vincent Van Gogh al fratello Theo sono uno dei più bei momenti dell'arte epistolare del Diciannovesimo secolo, e una chiave per conoscere il pittore.»
Le Monde
«Per Van Gogh la scrittura è parte essenziale del dipingere»
la Repubblica
«La prova della lucidità intellettuale dell'artista olandese è racchiusa nelle sue lettere.»
La Stampa
«Caro Theo...»: dall’agosto 1872 fino al 27 luglio 1890, due giorni prima di morire, Vincent Van Gogh scrisse al fratello con una costanza che trova il solo termine di paragone nell’amore che egli nutriva per lui. Da sempre interlocutore privilegiato dell’artista, nonché il primo a riconoscerne la grandezza, per lungo tempo Theo fu l’unico a cui Vincent confidò le pene della mente e del cuore. «Se non avessi Theo» scriveva, «mi sarebbe impossibile dedicarmi al mio lavoro; ma poiché mi è amico farò ancora progressi e continuerò.» Queste lettere ci permettono di seguire, quasi quotidianamente, la vicenda artistica e umana del grande pittore e costituiscono, ancora oggi, il miglior viatico per un approccio alla sua incredibile produzione. Un’altissima testimonianza morale, una professione di credo estetico forse senza eguali in tutta la storia dell’arte.