Una sepoltura rituale. Una donna, un bambino. Le circostanze della morte inspiegate. Scoperta dai nazisti nel corso degli anni trenta e usata per i loro scopi di propaganda razziale, la tomba – rinvenuta nel cuore della Germania e risalente a 9000 anni fa – è poi caduta nell’oblio. Ora il caso irrisolto della sciamana di Bad Dürrenberg viene riaperto. E si tratta di uno dei ritrovamenti archeologici più interessanti d’Europa. I nazionalsocialisti avevano scambiato lo scheletro per quello di un vecchio dalla pelle chiara, un antenato degli ariani. In realtà, appartiene alla donna più importante della sua comunità: aveva la pelle scura, ed è stata una delle ultime “donne magiche” a vivere nell’Europa centrale ai tempi dei cacciatori-raccoglitori del Mesolitico, prima che Homo sapiens diventasse stanziale. Harald Meller e Kai Michel ricostruiscono, con l’aiuto di tecnologie all’avanguardia, l’avvincente destino di una donna avvolta dal mistero, si addentrano nelle radici della spiritualità di una comunità scomparsa nel pieno dei grandi stravolgimenti dell’evoluzione della nostra specie e ci mettono di fronte alle nostre origini di esseri umani. Ma mostrano anche come l’ideologia possa manipolare la ricostruzione della preistoria umana stravolgendo il passato. Conoscere la storia della sciamana ci aiuterà a capire chi siamo. La ricostruzione di un capolavoro investigativo senza pari nella recente archeologia europea. “Nel Mistero della sciamana c’è tutto: preistoria, politiche di genere, sciamanesimo, scandali, politiche archeologiche naziste e una storia investigativa avvincente.” Alison Sheridan, ex presidente della Prehistoric Society