Il nuovo romanzo di Dror Mishani, il maestro del giallo israeliano.
Fede è un romanzo giallo, denso, appassionante e ricco di risvolti psicologici. L’autore, attento ai dettagli, fa procedere le inchieste con pacatezza, rispecchiando il ritmo lento di un distretto di polizia di provincia. Pur senza drammatici colpi di scena, riesce a catturare l’attenzione del lettore e a coinvolgerlo. Attraverso le indagini del suo protagonista, l’ispettore di polizia Avraham Avraham, l’autore offre un ritratto inedito della società israeliana, delle sue usanze, contraddizioni e particolarità.
Avraham Avraham, ispettore capo del distretto di polizia di Holon, una cittadina a sud di Tel Aviv, si trova alle prese con la denuncia della scomparsa di un turista svizzero uscito da un albergo senza pagare il conto e con il caso di una neonata prematura abbandonata in un bar. Poco dopo l’avvio delle indagini, Avraham scopre che il nome con cui il turista si è registrato all’hotel è falso. Il suo vero nome è Raphael Shoshani ed è un cittadino francese residente a Parigi. Annette, la figlia dell’uomo, rivela all’investigatore che il padre lavorava per il Mossad, pur non avendo prove concrete di quanto afferma. Le indagini sono presto dirottate verso la pista del traffico di droga. Avraham però non è convinto e non desiste dalla sua tenace ricerca, mentre parallelamente, assieme alla collega, l’agente Esty Vahaba, prosegue le indagini sull’abbandono della neonata. A sorpresa le due vicende, così distanti tra loro, troveranno un’occasione d’incontro.