La vita in tempo di pace - Francesco Pecoraro

La vita in tempo di pace

von Francesco Pecoraro

  • Veröffentlichungsdatum: 2013-10-03
  • Genre: Belletristik und Literatur

Beschreibung

«Un capolavoro.»
Corriere della Sera

«Estremamente potente e ricco, di una ferocia senza precedenti... Questo romanzo nero colpisce come un sasso scagliato attraverso una finestra... Erede degli eroi tormentati di Céline, Malcolm Lowry, Don De Lillo»
la Repubblica

«Spesso insuperabile. Un classico moderno. Una nuova Odissea»
El País

«Un grande romanzo, in tutti i sensi del termine. Andrebbe definito il Grande Romanzo Italiano»
Il Venerdì di Repubblica

VINCITORE DEL PREMIO MONDELLO E DEL PREMIO VOLPONI FINALISTA PREMIO STREGA 2014 «IL VERO GRANDE ROMANZO ITALIANO». IL SOLE 24 ORE «UN CAPOLAVORO». CORRIERE DELLA SERA L’ingegner Ivo Brandani è sempre vissuto in tempo di pace. Quando il libro comincia, il 29 maggio 2015, Ivo ha sessantanove anni, è disilluso, arrabbiato, morbosamente attaccato alla vita. Lavora per conto di una multinazionale a un progetto segreto e sconcertante, la ricostruzione in materiali sintetici della barriera corallina del Mar Rosso: quella vera sta morendo per l’inquinamento atmosferico. Nel limbo sognante di un viaggio di ritorno dall’Egitto, si ricompongono a ritroso le varie fasi della sua esistenza di piccolo borghese: la decadenza profonda degli anni Duemila, i soprusi e le ipocrisie di un Paese travolto dal servilismo e dalla burocrazia, il sogno illusorio di un luogo incontaminato e incorruttibile, l’Egeo. E poi, ancora indietro nel tempo, le lotte studentesche degli anni Sessanta, la scoperta dell’amore e del sesso, fino ad arrivare al mondo barbarico del dopoguerra, in cui Brandani ha vissuto gli incubi e le sfide della prima infanzia. Chirurgico e torrenziale, divagante e avvincente, La vita in tempo di pace racconta, dal punto di vista di un antieroe lucidissimo, la storia del nostro Paese e le contraddizioni della nostra borghesia: le debolezze, le aspirazioni, gli slanci e le sporcizie, quel che ci illudevamo di essere e quel che alla fine, nostro malgrado, siamo diventati.