La religione deve essere messa al bando della vita pubblica. La fede resta un fatto di coscienza che ha diritto a manifestarsi in forma pubblica solo come culto. Quando pretende di partecipare al dibattito politico, condanna la discussione democratica a morire prima di cominciare. Il cittadino deve argomentare, utilizzando i soli strumenti che lo rendono con-cittadino: i fatti accertati, la logica, l'ethos repubblicano. E null'altro. Tutto il resto è manipolazione, vestibolo di prevaricazione, lusinga di dispotismo.