CERRO TORRE, LA GUGLIA DI ROCCIA PIÙ SPETTACOLARE DELLA PATAGONIA CHE AMMALIA DA SEMPRE TUTTI GLI SCALATORI. In questo libro Reinhold Messner si addentra nella storia della «montagna impossibile». A cominciare dalla tragedia del 1959, quando Cesare Maestri sostenne di aver raggiunto la vetta insieme a Toni Egger, prima che una slavina travolgesse e uccidesse il compagno. Sulla vicenda molto si è detto e molto si è scritto. Speculazioni alle quali non ha posto termine nemmeno la successiva salita di Maestri, nel 1970, con l’ausilio di compressore e chiodi a espansione, e lungo un’altra via. Reinhold Messner, che a lungo ha studiato il Cerro Torre e che, non avendolo mai salito, non è coinvolto in prima persona, cerca di fare chiarezza immedesimandosi nelle situazioni ma mantenendo al contempo il giusto distacco critico. Penetra nella psiche dei suoi eroi e ricostruisce i dettagli della «vicenda Torre», dando vita a un racconto appassionante su tutti gli aspetti naturali e umani della «montagna impossibile»: la parete sommitale, estremamente ripida, la sua struttura, il ghiaccio, la lunghezza della salita, l’attrezzatura di allora, le condizioni meteo, il vento, e poi ancora la pressione psicologica di voler raggiungere il successo a tutti i costi. Cinquant’anni dopo la spedizione del 1959, sensazionale quanto discussa, Messner ci aiuta a capire i fatti, in modo inequivocabile. La presunta prima scalata si trasformò in tragedia, il Cerro Torre si trasformò in mito.